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La
Società Dante Alighieri,
sorta nel 1889, ha il compito di tutelare e diffondere
la lingua e la cultura italiane nel mondo e di ravvivare
nei connazionali all'estero i
legami culturali e spirituali con l'Italia. I fondatori
intitolarono l'Associazione a Dante Alighieri per
confermare che in quel nome si era compiuta l'unità
linguistica della Nazione, riconosciuta poi politicamente
sei secoli dopo. All'inizio l'attività fu rivolta,
per impulso del primo Presidente, Ruggiero Bonghi
(1889-1895), alla istituzione di corsi di lingua italiana
per gli emigrati che si recavano all'estero in cerca
di lavoro. Pasquale Villari, secondo Presidente (1896-1901),
ratificò la costituzione dei Comitati della "Dante"
dei paesi del Mediterraneo e del nord Europa. Ai primi
del Novecento la "Dante" intervenne attivamente nel
dibattito sul problema linguistico avvalendosi dell'apporto
del terzo Presidente Luigi Rava (1902-1906) che riteneva
la lingua legata ai problemi culturali politici e
sociali della Nazione. Con il passare degli anni la
"Dante" si solidificò sul piano giuridico e amministrativo
per opera del quarto Presidente Paolo Boselli (1906-1932)
e istituì i primi corsi per la formazione degli insegnanti
di italiano dell'estero. Dopo la seconda guerra mondiale
fu eletto presidente Vittorio Emanuele Orlando (1946-1952),
che riscrisse lo Statuto inserendo l'attività della
"Dante" nella nuova realtà sociale italiana. Gli successe
Vincenzo Arangio Ruiz (1953-1955) che si prodigò per
l'aggiornamento delle biblioteche della "Dante" all'estero
e per la promozione in Italia delle letture dantesche.
Aldo Ferrabino (1956-1972) modificò lo Statuto sociale
assegnando all'Assemblea dei Soci compiti di carattere
amministrativo e al Congresso compiti più strettamente
culturali. Dal 1973 al 1988, la "Dante", avvalendosi
della presidenza del Ministro Plen. Giovanni di Giura
operò per stabilire rapporti di più stretta collaborazione
con le associazioni culturali italiane all'estero.
Fu istituito per legge il Comitato permanente interministeriale
di coordinamento per esaminare l'attività svolta dalla
Società e per programmare iniziative in collaborazione
anche con altri Enti. Nel 1989, anno del Centenario,
Presidente il Senatore Valitutti (1989-1992), la "Dante"
fu inserita fra i componenti della Commissione nazionale
per la romozione della cultura italiana all'estero.
Dal 1993 al 1995 epoca della presidenza dell'etruscologo
Massimo Pallottino, la "Dante" ha promosso il colloquio
delle civiltà dei popoli con le istituzioni culturali
straniere presenti a Roma. Nel maggio 1996 è stato
eletto Presidente della Società l'Ambasciatore Bruno
Bottai. Fu impresa ardua per la Società sopravvivere
alle due guerre. Ci fu anche una proposta per la soppressione
ma ci fu anche una terribile forza dell'indifferenza
che agiva più della proposta. L'istituzione ha potuto
superare le difficoltà per l'amore degli stranieri
verso la cultura italiana e per l'agilità della sua
struttura.
Organi
della Società:
La Società Dante Alighieri è diretta dal Presidente
e dal Consiglio Centrale,
eletti direttamente dai soci italiani e stranieri.
Gli organi di controllo
sono il Collegio dei revisori dei conti,
l'Assemblea dei soci e il Congresso. Il
Consiglio centrale coordina vigila ed assiste i Comitati
nelle loro attività, predispone il piano delle necessità
urgenti dei Comitati dell'estero ricavandolo dalle
relazioni morali e dai bilanci inviati dagli stessi,
esamina gli annuali rendiconti morali e finanziari
delle sedi della "Dante" in Italia e all'estero e
redige la rassegna "Pagine della Dante". L'Assemblea
provvede alla elezione delle cariche sociali e all'approvazione
del bilancio generale della Società. Il Congresso
delibera sui temi istituzionali della "Dante". Il
finanziamento deriva dalle quote sociali, donazioni,
lasciti e contributi di enti pubblici e privati. L'attività
è svolta dai Comitati
dell'Italia e dell'estero.
Comitati
all'estero
Si costituiscono per impulso della base, accertata
l'adesione di almeno 25 soci. Godono di autonomia
amministrativa e organizzativa, ricevono contributi
dalla Presidenza centrale e inviano al Consiglio centrale,
ogni anno, la relazione morale e il rendiconto di
bilancio. Istituiscono scuole di lingua italiana,
creano biblioteche, assistono culturalmente e moralmente
gli emigrati, diffondono pubblicazioni italiane, stampano
i "Quaderni della Dante" - vere monografie d'arte
e di cultura - organizzano conferenze, concerti, settimane
del film italiano, ecc.. I corsi di lingua durano
in media otto mesi, dal livello primario a quello
superiore. Gli studenti sostengono un esame e ricevono
un diploma che certifica la conoscenza linguistica
raggiunta.
La
presenza della Società, oggi, nel mondo:
Sono
funzionanti, per opera dei Comitati della Società,
3.300 scuole: 75 in Africa, 2.100 in America, 42 in
Asia, 840 in Europa, 212 in Oceania. Sono iscritti
oltre 100 mila studenti: 3.100 in Africa, 60.000 in
America, 850 in Asia, 30.000 in Europa, 5.850 in Oceania.
Le biblioteche della "Dante Alighieri" sono oltre
250, dotate di un patrimonio bibliografico italiano
di oltre 500.000 volumi. In favore degli emigrati
si svolgono annualmente all'estero circa 5000 manifestazioni
sull'Italia d'oggi per incoraggiare il turismo verso
la nostra Nazione.
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